lunedì 5 maggio 2014

TONNO DI CONIGLIO

Ciao a tutti,
vi propongo una ricetta piemontese preparata qualche giorno fa da Serena, una cara amica. Si tratta di un piatto a base di coniglio con una preparazione diversa dal solito.

TONNO DI CONIGLIO

Ingredienti: - 1 coniglio da circa 1,5kg - 1 carota - 3 gambi di sedano - 1 cipolla bianca - olio extravergine di oliva di ottima qualità circa 1-2 bottiglie - salvia - alloro - timo - rosmarino - sale grosso - 2 teste di aglio
Preparazione:
Mettere in una pentola capiente acqua, una carota pelata, una cipolla e tre gambi di sedano. Mettere a bollire sul fuoco e aggiungere una manciata di sale grosso. Mentre il brodo vegetale arriva ad ebollizione, privare il coniglio delle frattaglie ed inserirlo nella pentola ormai calda. Lasciare cuocere coperto per circa un'ora, un'ora e mezza. Spegnere il fuoco e lasciare il coniglio a raffreddare nel suo stesso brodo. Per velocizzare i tempi conviene spostare il tutto in una terrina. È importante che il coniglio sia completamente coperto dal suo brodo mentre si raffredda. Mentre la carne arriva a temperatura ambiente, sbucciare due teste di aglio e tagliare gli spicchi in due o quattro parti. Se si vorrà togliere l'aglio, lasciare lo spicchio intero. Sciacquare la salvia ed asciugarla bene. Ora che il coniglio sarà pronto per essere spolpato, munirsi di una terrina pyrex oppure di ceramica, versarvi all'interno olio extravergine di oliva fino a coprire completamente il fondo. Aggiungere parte degli spicchi di aglio e della salvia, coprire con uno strato della carne di coniglio sfilacciata. Ripetere uno strato di aglio e salvia, coprire con olio e poi nuovamente con la carne di coniglio. E così via fino a riempire la terrina. L'ultimo strato sarà di aglio e salvia e il tutto, ovviamente, ricoperto da olio extravergine di oliva. Il piatto deve essere conservato in frigo per una notte,coperto, prima di essere consumato. Se invece si vuole conservare, si può effettuare lo stesso procedimento all'interno di alcuni vasetti da conserve oppure con chiusura ermetica. L'importante è che il tonno di coniglio sia completamente coperto da olio, e che i recipienti vengano sterilizzati sia prima di essere riempiti, sia dopo. Può essere conservato per alcuni mesi!




giovedì 1 maggio 2014

TRIESTE IN UN WEEKEND

Trieste è una città senza tempo, immersa nel Carso alla fine dell'Italia. Viene descritta molto bene dalla sua piazza, una delle più belle del mondo, Piazza dell'Unità d'Italia, chiusa su tre lati da edifici imponenti e aperta sul quarto lato verso il mare. In corrispondenza della piazza sul lungomare troviamo una bellissima scaletta che sale dal mare, per segnare una continuità naturale dei flussi e un'apertura al mondo esterno.
Se andate a Trieste, passate sicuramente davanti al Castello di Miramare, che si trova nell'omonima cittadina ed è situato a strapiombo sul mare; venne fatto costruire da Massimiliano d'Asburgo, arciduca d'Austria e imperatore del Messico, e che non riuscì a viverci, in quanto morì in Messico prima della fine della costruzione del castello. Nel castello per un certo periodo visse anche l'imperatrice Sissi, amante della bellezza, che ogni giorno percorreva di corsa il tratto tra Miramare e Trieste.
Da vedere due luoghi storici che hanno segnato la città sono: la Risiera di San Sabba, lager nazista per il transito e lo smistamento nei campi di concentramento, costruito in quella che una volta era una risiera, e la Foiba di Basovizza, prima pozzo minerario scavato per l'estrazione di carbone, poi utilizzato dai partigiani per l'occultamento di cadaveri italiani e tedeschi durante l'occupazione di Trieste del 1945.
Dal punto di vista naturalistico, la Grotta Gigante è una tappa fondamentale per conoscere le rocce carsiche: si tratta della grotta contenente la sala più grande del mondo, alta quasi 100 metri.
FOOD: sicuramente la Jota è uno dei piatti da degustare in città, minestra a base di crauti, fagioli e patate. Per chi vuole gustarsi la Piazza dell'Unità, il caffè degli Specchi è una tappa obbligatoria, dove sorseggiare uno spritz, all'insegna della bellezza del luogo. Da non dimenticare la forte tradizione di caffè triestina (ricordo che Illy è nata qui): si va al Caffè San Marco (via Battisti 18), antica caffetteria storica della città, e si ordina un nero, se si vuole un caffè espresso, o un capo, se si vuole un espresso macchiato; all'interno si trova una vendita ricercatissima di libri (sicuramente uno dei luoghi da visitare in città).
DOVE DORMIRE: abbiamo soggiornato in una struttura centrale, Residenza le 6A, dove ogni stanza è denominata come uno dei personaggi femminili delle opere di Svevo, la cui iniziale era la A. Noi abbiamo dormito in Angiolina (Senilità).
LETTURA CONSIGLIATA: "Trieste sottosopra. Quindici passeggiate nella città del vento" - Covacich Mauro - Laterza editore
FOTO: ecco alcune delle mie foto



























martedì 29 aprile 2014

PASTA, SALSICCIA, PORRI.

Ciao a tutti,
oggi vi mostro una ricetta buonissima, che ho scoperto da poco; si tratta di una semplice pasta condita con porri e salsiccia. La preparata ben due volte in una settimana, la prima volta con le mezze maniche, la seconda con la pasta fresca all'uovo, e ho preferito decisamente la prima.

PASTA SALSICCIA E PORRI
Ingredienti
- Pasta (mezze maniche o sfoglie all'uovo)
- Salsiccia
- Porri
- Olio evo
- Vino Bianco

Procedimento
Tagliare il porro a rondelle e soffriggerlo in una padella con olio evo; dopo 5 minuti unire la salsiccia e lasciarla cambiare di colore. Fate sfumare con il vino bianco, e unite poi la pasta cotta a parte.

giovedì 24 aprile 2014

FUORISALONE 2014

La settimana del Design è l'evento che più mi piace di Milano e che aspetto con ansia tutto l'anno. La via che preferisco è Via Tortona, forse quel suo carattere industriale l'ha resa e la rende una delle mete più suggestive del Fuorisalone.
Quest'anno gli oggetti che andavano per la maggiore erano le stampanti 3D e gli occhiali da sole.
Sono stato alla presentazione del nuovo pianoforte di design della Pegeaut, in Statale a vedere le installazioni degli architetti e a mangiare presso l'Ape Gourmet, dove si potevano degustare 3 panini proposti da una chef stellata di Bologna, Aurora Mazzucchelli. I panini prendono il nome dalle Odi Virgiliane (in quanto si tratta dì un'iniziativa promossa dall'azienda Virgilio): "Vir Bonus",  "De Vino et Venere" e "De Ludo", e sono preparati con ingredienti di grande qualità e rispettando la tradizione tipicamente italiana dello"street food".

Ecco le mie foto: